No, non è una lettera di addio, ma mi piaceva il titolo, ok?
E insomma son 21, che magari voi che leggete questo post dite "e a me che importa?", ma se effettivamente leggete questo blog dovreste capire che della vostra opinione non me ne frega 'na ceppa.
Cinismo a parte, ho deciso che quest'anno festeggerò i miei 21 anni stilando una lista di ringraziamenti per le persone (o la categoria di tali) grazie alle (o a causa delle) quali sono l'orribile persona che sono adesso.
Quindi, un grazie grande più o meno quanto il PIL svizzero va a:
-i miei genitori, le mie sorelle e la mia famiglia, che mi hanno cresciuto, dandomi tutto l'amore del mondo, anche quando non ne meritavo una briciola. Ci sono stati e ci saranno sempre conflitti, a volte vi odierò, e voi odierete me.
Ma siete la mia famiglia, e nessun litigio può distruggere il legame che ci sarà fra di noi.
Grazie sisterelle, siete e sarete sempre le donne più importanti della mia vita.
(Un ringraziamento particolare sento di doverlo fare ai miei nonni "maschi", vi ho conosciuto poco, ma siete l'immagine più grande dell'uomo buono e giusto che voglio diventare)
-ai miei amici, quelli veri, che magari ora non sono più tali, ma in cui ho sempre trovato, in un modo o nell'altro, una sicurezza che pochi altri sarebbero riusciti a darmi (e chi mi conosce sa che sono insicuro per natura). In particolare ora come ora mi sento di ringraziare le mie due ragazze/compagne preferite, e i miei due migliori amici, che negli ultimi tre anni mi hanno accompagnato in un tornado di disagio che ha delineato lentamente la mia vita.
-ai conoscenti, che io ritengo essere tutti coloro che non sono nelle liste precedenti/seguenti. Magari non ho avuto troppi "contatti" con voi, scusatemi, a volte la mia agorafobia viene fuori, e tendo a paccare feste troppo facilmente, ma non credo cambierò mai.
-alla mia famiglia "allargata", quella che ho scoperto da un anno, quattro mesi e un giorno. Quel gruppo incredibilmente chiuso e aperto allo stesso tempo, che mi ha accolto come se ci fossi sempre stato.
E da qui il ringraziamento passa direttamente a chi mi ha permesso di entrarci. A lei, che non riesco a ricordare la vita prima, e a cui non devo dire nient'altro, perché tra pochi minuti saremo abbioccati post cena sul mio letto, e potrò dirle tutto accarezzandole la schiena e parlando nell'orecchio che secondo me non funziona ancora.
-alle persone che hanno fatto direttamente parte del mio passato, alle ex, a quelle che vedo, ma er cui non esisto, e a quelle che non vedo, a volte amiche ancora fidate, che sanno darmi un consiglio perché si sono subite me prima degli altri.
-a tutti coloro che mi hanno odiato, che non mi sopportavano, a cui stavo antipatico, a cui sembravo uno "sfigato". Grazie, grazie veramente. Senza di voi non sarei quel che sono ora. Sono sempre consapevole di quel che pensate di me, semplicemente non lo faccio trasparire, sorrido e faccio una battuta più idiota del solito, in modo da costringervi pure a fingere una risata. Son proprio malvagio eh.
-alla gente che ho conosciuto in questo ultimo anno, ai (futuri si spera) colleghi e in generale a coloro che sentono la mia voce ma non hanno mai visto il mio viso: fidatevi, meglio così. Siete un trampolino pronto a riportarmi in alto in caso non abbia nessun altro su cui cadere. Grazie bois, da domani si torna a flammare i russi.
-a voi, pubblico silenzioso. Voi che state leggendo, e che magari avete sempre letto queste idiozie che (troppo poco spesso) scrivo. Voi che mettete quel "mi piace" un po' a caso, voi che mi avete fatto gli auguri solo perché un sito ve lo ricorda. Voglio bene anche a voi, perché un artista non è nessuno senza il suo pubblico, e (citandomi)
"siete il pubblico migliore che io potessi desiderare".
Quindi, lacrimuccia e risate a parte, io torno alla digestione del mio dolce.
"E in caso non ci rivedessimo, buon pomeriggio, buona sera, e buona notte".
See ya